REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI PICCOLI PRESTI e
NEWS SUI MUTUI
Ieri pomeriggio si è tenuta una riunione della commissione tecnicabenefici assistenziali per la realizzazione del regolamento INPS sui piccoli prestiti.
Gli aggiornamenti presentati dall’Amministrazione, sulla scorta delle richieste avanzate nella precedente riunione della commissione dalle OO.SS., hanno fatto si che il dibattito si focalizzasse prevalentemente su due importanti questioni.
Innanzitutto, riveste carattere fondamentale la documentazione richiesta a corredo della domanda di prestito.
L’amministrazione, ha ritenuto di modificare i termini della sua proposta iniziale e di doversi richiamare al DPR 445/2000 per la richiesta per la concessione dei prestiti, a tutela di una maggiore trasparenza ed oggettività nelle procedure. Il lavoratore, secondo questo indirizzo, dovrà presentare una dichiarazione sostitutiva di certificazione e/o di atto notorio in ordine alle motivazioni che giustificano la richiesta di prestito, nonchè la documentazione idonea delle spese sostenute o da sostenere.
La Cgil, sul punto, ritiene che è senza dubbio pregevole il presupposto di una maggiore trasparenza delle procedure, ma tale intento non va perseguito realizzando un maggior onere a carico del lavoratore, bensì attraverso un regolamento che dia a tutti i lavoratori dell’INPS la possibilità di accedere al credito e all’Ente altrettante garanzie di recupero delle somme anticipate. Al di là, quindi, dei formalismi, è sembrato doveroso il richiamo ad un approccio più pragmatico alla questione, che si ispiri alla ratio insita nella concessione e non alla burocrazia spinta che ogni velleità di eccessivo controllo comporta.
Carattere altrettanto importante assume nel regolamento la polizza assicurativa e la fideiussione richiesta ai lavoratori che, una volta in pensione, avessero fatto richiesta di ulteriore rateizzazione del debito residuo.
Sul punto, già nelle precedenti riunioni, la Cgil ha chiesto la rimozione di queste condizioni gravose per i lavoratori. L’Amministrazione si è fatta carico di questa esigenza prevedendo che una parziale copertura del debito possa essere realizzata attraverso l’attuale gestione del rischio premorienza, a cui ha proposto l’affiancamento di un contributo una tantum del 1,20% quale ritenuta anticipata, sull’ammontare del debito residuo. La condizione espressa sembra sufficientemente vantaggiosa per i pensionandi che non intendano compensare il residuo debito sul TFS e, senza dubbio, è meno gravosa della polizza assicurativa.
Ulteriori miglioramenti, rispetto alle precedenti modalità di erogazione del credito, sono stati inseriti nei contingenti che diventano mensili, favorendo così l’erogazione continua e un accesso alle prestazioni creditizie più agevole per tutti i lavoratori.
L’amministrazione ha poi informato le OO.SS. che entro il 15 Luglio sarà data la possibilità anche ai dipendenti ex Inpdap di procedere informaticamente alla richiesta di rinegoziazione del mutuo, essendosi risolte le difficoltà tecniche che ne avevano precluso l’accesso dal 1 Luglio. Ovviamente, gli effetti della domanda saranno retroattivi, e decorreranno per tutti i lavoratori dal 1 luglio per i primi sei mesi dall’entrata in vigore del regolamento nuovo sui mutui.
La Cgil ha, infine, richiesto che la discussione prossima avvenga sul testo dell’intero regolamento che sarà redatto alla luce delle considerazioni proposte nelle varie sedute della commissione, sì da avere il quadro completo del testo che sarà reso esecutivo.
Roma 09 luglio 2013
i componenti FP CGIL Commissione Benefici Assistenziali
Abbiamo avuto ieri sera il sospirato incontro con il Ministro Bray e dallo stesso è uscito qualche lieve spiraglio di apertura alle nostre istanze.
Lieve, ed ancora insufficiente nel merito, ma abbastanza soddisfacente per quel che riguarda il metodo di confronto che si è concordato.
Il merito riguarda le iniziative in corso per avere il centinaio di assunzioni previste dalla legge Salva Italia del fu Governo Monti, con la chiusura della graduatoria di idonei vigente. Iniziative che dovrebbero avere buon fine grazie alla bagarre mediatica conseguente alle nostre iniziative, malgrado la ferma opposizione del MEF, che lamenta la mancata copertura economica. Ma sul MEF, e i suoi pallottolieri, ci torniamo.
Naturalmente la decisione di assumere un centinaio di persone non è altro che una goccia nel mare e riteniamo deludente da questo punto di vista la risposta che il Ministro ha dato alla nostra richiesta di deroga al taglio dei posti di lavoro contenuta nella manovra della spending review. Ovvero che bisogna partire solo dalla constatazione del fatto compiuto.
Signor Ministro, ci vuole un atto di coraggio. Le norme si cambiano ed è grazie a modifiche normative che abbiamo evitato ben due tagli successivi del 10% al costo del lavoro, previsti dalle manovre Tremonti. Per poter assumere anche questi idonei c’è bisogno di una norma che modifichi il divieto di assumere in presenza di esubero in organico. Si può estendere la deroga all’intero articolo 2 del D.L. 95/12, visto che comunque un percorso normativo occorre intraprendere.
Il MEF si è premurato quantificando in 60 milioni di euro il risparmio che deriverebbe dai tagli al costo del lavoro e noi siamo più che curiosi di capire come hanno tirato fuori questa cifra, considerato che il taglio non incide sul costo del lavoro reale se non per l’esubero in prima area e che l’assorbimento di questo esubero costa di più che tenere questo personale in servizio, visto che si applica il prepensionamento. Quindi il risparmio quantificato è solo teorico e non produce somme reali ma solo partite di giro, attività nella quale i soloni del MEF solitamente eccellono.
La notizia positiva è l’apertura dei tavoli politici di confronto sulle politiche dell’organico e la riorganizzazione del Ministero e sulle relazioni sindacali e la contrattazione integrativa. Tavoli fortemente voluti da noi per i quali il Ministro ha assicurato il proprio impegno personale.
Che dovranno affrontare il cuore delle questioni: dalla revisione del fabbisogno professionale agli scorrimenti degli idonei interni, dalla salvaguardia della contrattazione integrativa alle corrette politiche occupazionali, alla questione di Ales, dei comandati e delle esternalizzazioni.
Vedremo: rimane per noi fermo lo stato di agitazione e la valutazione di ripresa delle iniziative di mobilitazione in ogni momento ed in relazione dell’andamento del confronto sui due tavoli.
Con buona pace di certa stampa, sempre pronta a denigrare i lavoratori.
L’incontro ha avuto altri argomenti:
ci ha fatto piacere la riflessione, peraltro amara, che il Ministro ha fatto sull’operazione delle fondazioni, parlando di quelle lirico-sinfoniche. La situazione economica che questa scelta ha prodotto e che adesso mette a serio rischio posti di lavoro e cultura ha fatto emergere l’equivoco del dibattito sulle Fondazioni e ha fatto in parte giustizia sulla funzionalità di questi strumenti gestionali, che di privato hanno solo la facciata, producono diseconomie, non garantiscono trasparenza e vengono finanziate quasi esclusivamente con soldi pubblici.
E condividiamo l’analisi su ALES, sulla quale il Ministro ci ha esposto i sui profondi dubbi, nonché ha palesato la prospettiva di chiusura e di assorbimento nel MIBAC del personale ex LSU. Lo diciamo subito: siamo d’accordo.
Ci è stata inoltre annunciata la sospensione della circolare 30 sulla rotazione degli incarichi: sospensione da noi richiesta e che riteniamo un atto positivo.
Infine la riunione ha visto l’ennesimo tentativo di portare sul tavolo nazionale la questione Colosseo. Noi riteniamo questi tentativi lesivi dei principi di democrazia e di rappresentatività delle RSU e della contrattazione di posto di lavoro, ribadiamo che le soluzioni appartengono solo al tavolo locale e non ci presteremo più a giochetti sul tavolo nazionale basati sulla minaccia di chiusura di questo o quel sito.
Infine vi comunichiamo che stanno per essere poste in liquidazione anche le somme relative ai progetti Carte di Natale e Natale e Capodanno ultimi scorsi. Naturalmente invitiamo alla massima vigilanza sui tempi di erogazione e quindi su qualunque impedimento possa impedire la retribuzione entro il mese di agosto.
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL del MIBAC
Claudio Meloni
09.07.2013 – Modalità di svolgimento dell’esame finale del concorso a Capo reparto 2008 del CNVVF, decorrenza 1.1.2008
Nella giornata del 3 luglio u.s. si è svolto il secondo incontro tecnico con l’Amministrazione sul Nuovo Modello Organizzativo.
Nell’illustrarci il nuovo documento, con poche modifiche formali, l’Amministrazione – avendo la necessità, entro il 22 luglio 2013 di procedere all’approvazione del nuovo Regolamento di Organizzazione – ha proposto di limitare la discussione sul nuovo assetto della Direzione Generale, Direzioni Regionali in termini di posizioni dirigenziali ed al declassamento delle Sedi di tipo A a Sedi di tipo B, rinviando successivamente la discussione sulle varie riclassificazioni e/o soppressioni delle Sedi Locali.
A tale proposito ci è stato comunicato che sulla proposta del Nuovo Modello Organizzativo sono stati coinvolti i Direttori Regionali – ci stupisce il fatto che avvenga solo oggi – che avranno la possibilità di proporre modifiche ed integrazioni.
Per quanto riguarda i criteri posti alla base delle sopra menzionate riclassificazioni e/o soppressioni – chiesti nel precedente incontro – l’Amministrazione ha illustrato gli indicatori considerati (numero di PAT, di infortuni, Rendite) – di cui ci fornirà quanto prima la documentazione – tenendo, comunque, presente l’impatto che le stesse determineranno sulle “Sedi riceventi”.
La FP CGIL INAIL ha ribadito che per i criteri da prendere in considerazione non basta tener presente gli aspetti meramente numerici, in quanto, sostiene la necessità di misurare tutte quelle lavorazioni sempre più pressanti, quali ad esempio il DURC, l’amianto, le Malattie Professionali, ecc., che gravano sempre di più sulle incombenze delle Strutture territoriali, inoltre, a nostro avviso, è necessario valutare attentamente gli aspetti legati alla effettiva fruibilità della struttura territoriale di riferimento (trasporti, viabilità, ecc..) nonché l’impatto sociale che un simile arretramento può determinare.
Si è sottolineata, altresì, la necessità di conoscere in che modo sarà effettuata l’integrazione, sia delle competenze che del personale del settore navigazione (ex IPSEMA); in che modo l’Amministrazione, intende procedere alla formazione di tale personale e quali interventi formativi saranno predisposti per i colleghi dell’INAIL che, in particolar modo sul territorio, dovranno occuparsi di una nuova utenza: i marittimi.
Restiamo in attesa che l’Amministrazione ci fornisca la nuova documentazione e ci comunichi se proseguire la discussione in sede tecnica ovvero in sede politica e, pertanto vi terremo informati sugli ulteriori sviluppi.
Roma, 4 luglio 2013
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL
Roberto Morelli
L’O.N.A. per mancanza di risorse non può rinnovare la polizza assicurativa per la copertura a seguito di infortuni.
I problemi che attanagliano i Vigili del Fuoco sono tanti… rischiare la vita per i cittadini del nostro Paese è un onore… ma oggi facciamo questo a nostre SPESE!!! Possibile???
Si, oggi è possibile, perchè dal 31 marzo di quest’anno i Vigili del Fuoco di tutta Italia , in caso di incidente sul lavoro, devono pagarsi da “soli” tutte le spese sanitarie dovute a infortuni e visite mediche.
8 luglio 2013
Il Coordinatore Regionale VV.F. Campania
Vincenzo Zazzaro
Domani mattina a Roma si potrebbe concludere il lungo percorso che ci porterà a sottoscrivere – con la rappresentanza delle imprese pubbliche – la riforma del sistema della rappresentanza e della partecipazione democratica dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
Il testo dell’accordo, in elaborazione dallo scorso mese di novembre, ci ha visto impegnati in una lunga discussione con Federambiente che, in maniera ferma, ha specificato con forza l’esigenza di ridurre drasticamente il peso del sindacato in termini di agibilità all’interno dei posti di lavoro.
La sintesi di questo confronto non modificherà le prerogative e i diritti delle strutture aziendali e territoriali ma introdurrà definitivamente l’obbligo di eleggere le rappresentanze sindacali unitarie in ogni unità produttiva.
L’analisi del testo e l’avvio di questo lungo percorso elettivo, che ci porterà a eleggere le RSU sia nelle imprese pubbliche sia in quelle private nel prossimo mese di ottobre, sarà comunque tema di discussione nel coordinamento di giovedì 18 aprile che, vi ricordiamo, si terrà a Roma presso la sede del centro nazionale.
Nel frattempo, vi giriamo copia del testo definitivo del CCNL Fise/Assoambiente firmato lo scorso venerdì e che sarà stampato entro il mese di maggio. Lo stesso dovrà essere obbligatoriamente distribuito gratuitamente dalle imprese ai lavoratori.
In allegato, inoltre, troverete il protocollo sottoscritto sull’assistenza sanitaria integrativa del comparto dell’igiene ambientale. Il testo prevede tempi, modalità certe e, soprattutto, come fatto politico di rilievo, la costituzione di un unico contenitore tra imprese pubbliche e private su quanto convenuto in sede di rinnovo contrattuale.
Il Coord.Nazionale FP CGIL Il Segretario Nazionale FP CGIL
Massimo Cenciotti Adriano Sgrò
Roma 16 aprile 2013
ROMA, 8 Luglio 2013
AL CAPO DIPARTIMENTO
DELL’ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA
DEL PERSONALE E DEI SERVIZI
DOTT. LUIGI BIRRITTERI
OGGETTO: PROBLEMATICHE UNEP- ATTIVITA’ DEGLI UFFICIALI GIUDIZIARI E FUNZIONARI UNEP
Pervengono numerose segnalazioni dai territori, che si stia predisponendo una riorganizzazione dei servizi degli UNEP nella quale si procederebbe alla totale sottrazione delle attività di esecuzione agli ufficiali giudiziari.
Se ciò corrispondesse al vero, tale iniziativa registrerebbe da parte delle scriventi OO.SS. il totale dissenso.
E’ parere delle scriventi che è necessario perseguire un servizio efficiente e che, la funzionalità dei servizi di Giustizia degli UNEP dovrebbe essere nell’interesse prioritario di codesta Amministrazione, in considerazione anche dell’approssimarsi di una riforma della geografia giudiziaria che inciderà in maniera significativa particolarmente sulle attività degli ufficiali giudiziari i quali si troveranno a dover espletare le proprie attività con i propri mezzi e su distanze territoriali enormi, senza sottovalutare gli effetti e le ricadute negative sulla retribuzione degli ufficiali giudiziari, pensionabile e liquidabile.
Riteniamo che sia oltremodo opportuno conservare, poiché ha dato frutti positivi, un sistema che ha reso possibile ottimizzare al meglio il personale, con una gestione più omogenea che ha favorito ovunque una maggiore funzionalità
Riteniamo inoltre che alcuni atteggiamenti ingiustamente punitivi di una o dell’altra categoria, con sottrazione di attività che porterebbe ad una perdita economica per alcuni lavoratori, non siano accettabili, soprattutto se le ragioni di servizio non sono mutate rispetto al passato e continuano a richiedere una organizzazione in cui la separazione delle attività mal si sposa con il corretto funzionamento del servizio.
Le scriventi OO.SS. La invitano pertanto ad emanare una circolare con cui l’Amministrazione Giudiziaria fornisca precise direttive impedendo qualsiasi limitazione alla competenza di tutte le attività di esecuzione all’ufficiale giudiziario, consentendo un impiego, razionale ed ottimale delle risorse professionali adibite allo svolgimento di tali funzioni, tenuto conto che tale sistema organizzativo degli uffici NEP è l’unico in grado di garantire la migliore funzionalità e rispondere alle necessità organizzative dei vari territori.
CGIL FP CISL FPS UILPA
(GRIECO) (MARRA) (TURCO)